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Ricaricare le cartucce della stampante

25.08.2005

Senza dubbio chiunque abbia comperato una stampante, magari a basso prezzo dopo una incredibile offerta, si è scontrato col dilemma delle cartucce: il vero business delle società di stampanti (Canon, HP, Lexmark, Epson...) infatti non è tanto nella vendita di una stampante, che spesso è venduta sottocosto, quanto nei consumabili: quindi in prima posizione le cartucce di inchiostro, seguite dai fogli di carta, di cui si trovano oramai tipologie per ogni evenienza, dalla carta comune, alla patinata, alla fotografica, alla carta per stampe su magliette.

Spesso e volentieri le cartucce hanno costi esorbitanti: un set completo di nuove cartucce può venire a costare anche più di quanto si è pagata la stessa stampante. Quindi ha trovato sbocco un nuovo mercato, quello delle 'cartucce compatibili', sia in negozi specializzati che, sempre più, in siti web appositi, che offrono cartucce compatibili a prezzi anche 4 volte inferiori rispetto gli originali.

In questo articolo non vogliamo entrare nella diatriba riguardo all'affidabilità delle cartucce ricaricate, se siano utilizzabili senza problemi o se invece intasano gli ugelli della stampante e siano meglio le cartucce originali; ogni caso è a sè stante. Spesso gli inchiostri originali danno una qualità di colore migliore rispetto all'inchiostro della ricarica, altre volte inchiostri compatibili poco affidabili possono danneggiare ostruendole le testine della stampante: chi ha le testine di stampa già incluse nelle cartucce ha un problema in meno, in quanto se si ostruisce la testina basta buttare la cartuccia (di contro però queste cartucce costano di più). Chi ha le testine di stampa nella stampante, rovinandole rischia di dover spendere quasi quanto una stampante nuova per ripararle. Quindi prima di gettarsi a capofitto nel mercato delle ricariche è bene ponderare i pro e i contro. Ponderate anche sul fatto che molti centri di assistenza non applicano la garanzia sulle stampanti che hanno utilizzato ricambi non originali.

 

Veniamo ad ogni modo al dunque. Possiamo distinguere tra due tipi di prodotti principali, le cartucce compatibili e le cartucce rigenerate dai kit di ricarica:

- le cartucce compatibili sono dotate di inchiostro non originale, e si trovano in vendita già pronte. Non tutti i modelli di stampanti trovano le corrispettive cartucce compatibili;

- i kit di ricarica invece sono costituiti da un flaconcino di inchiostro, in genere corredato anche da una siringa, col quale si riempie nuovamente la cartuccia originale vuota, ottenendo appunto una cartuccia rigenerata (a volte possono anche essere riempite dal negoziante le cartucce vuote portate dall'acquirente). In genere una cartuccia dotata di testine incluse è ricaricabile un certo numero di volte, dopodichè può essere necessaria la sostituzione.

 

Vediamo questa seconda modalità, chiaramente più economica, per poi fare una rassegna dei molti siti web che affollano il mercato delle ricariche.

La prima cosa da fare è documentarsi a fondo nel sito da cui si acquistano le cartucce, o nel negozio in cui si va, sui tipi di inchiostro adatti alle proprie cartucce (dipendono dal modello della propria stampante) e sulle modalità di riempimento delle stesse (esistono molti tipi diversi di cartucce, alcune sono dotate di un foro già visibile e protetto solo da una pellicola, altre hanno un coperchio che va tagliato e poi reincollato).

A questo punto, una volta in possesso del kit di ricarica adatto, basta togliere dalla stampante la cartuccia da ricaricare (meglio se viene ricaricata prima che sia vuota, per evitare che si secchi l'inchiostro residuo) e poggiarla su un ripiano precedentemente ricoperto con fogli di giornale per evitare di sporcare ovunque.

Munendosi possibilmente di guanti in lattice e di una siringa pulita, basta prelevare l'inchiostro e iniettarne tanti millilitri quanti indicati nelle istruzioni precedentemente acquisite sul sito web del rivenditore o nel negozio. Per colori diversi è bene usare siringhe diverse, per evitare la contaminazione tra i colori.

 

Dopo la ricarica si possono stampare alcuni fogli di prova per verificare che sia tutto corretto. Può capitare che una stampante segnali che la cartuccia è ancora vuota: questo perchè alcune cartucce inkjet sono dotate di un chip, in grado di rilevare il livello dell'inchiostro, che dopo un certo numero di stampe indica alla stampante la fine dell'inchiostro e le necessità di sostituzione della cartuccia. Esistono sui siti dei rivenditori di compatibili dei chip resetter specifici per la propria stampante, che resettano i dati sul chip facendo riconoscere come piena la cartuccia rigenerata.

 

Qui di seguito alcuni siti di vendita on-line di consumabili per stampanti:

 

www.cartucce.it

www.cartucce.com

www.tuttocartucce.com

www.tonergo.it

www.soscartucce.it

www.tuttoinchiostro.it

www.maledettacartuccia.it

www.inkclub.com

www.lamiastampante.it

www.verdestampa.it

www.inchiostri.it

www.colortoner.it

www.refill.it

www.ecostore.it   (Punti vendita EcoStore)

www.prink.it   (Punti vendita Prink)

www.pelikanhardcopy.it   (Punti vendita presso MediaWorld)

www.inkart.it  (Punti vendita InkArt)

 

Da valutare prima dell'acquisto, oltre ai prezzi delle ricariche, anche eventuali costi di spedizione.

 

 

 

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